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22.6.09

donne democratiche


DONNE DEMOCRATICHE
Informazioni di base.. facebook gruppi
Tipo: Organizzazioni - Organizzazioni politiche
Descrizione: E' rivolto a tutte coloro che si sentono di appartenere al Partito Democratico. Questo gruppo nasce con l'intento di dare svolta, innovazione e senso di appartenenza alla politica italiana, alle donne che fanno della politica motivo mirato al governo della collettività, nella proposta di idee e confronto di opinioni, nel senso dell'ugualianza e libertà, nella parità vera dei ruoli tra donna e uomo, fuori e dentro la politica stessa, alle donne, capaci, meritevoli, desiderose di impegnarsi attivamente e con responsabilità alla vita partitica del PD, dando nuova linfa, slancio e impulso. A sostegno di coloro che credono che l' apporto di tutte noi sia importante per dare al nostro paese un aspetto, e non una parvenza, di modernità europea, che sta fuori dagli schemi preorganizzati di un metodo imposto e non scelto.

Informazioni di contatto E-mail: Posizione geografica: ItaliaMira, Italy

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Oggi alle 12.54
Avremmo voluto dedicare la prima pagina allo scandalo della legge che vieta le intercettazioni (la legge-bavaglio in discussione in aula domattina), alla strepitosa ennesima trovata del governo che vorrebbe renderla retroattiva non avendo fatto in tempo ad approvarla prima del Bari-gate.
Così, con un colpo di mano incostituzionale, non sapremmo niente delle escort che entrano ed escono in auto a vetri oscurati da Palazzo Grazioli (ma se non controlla nessuno all'ingresso come si fa poi a lamentarsi della sicurezza del premier, come si fa a prendersela con un fotografo se qualunque ragazza armata di telefonino ha accesso alla camera dal letto del presidente, come si può tirare in ballo il capo dei Servizi se chi regola l'accesso a Palazzo è Giampi Tarantini, produttore di protesi e bon vivant barese con annesso giro di escort e di droghe?).
Avremmo voluto dirvi degli altri luoghi dove si svolgono feste di farfalle e parlare della censura a cui presto tutti - non solo chi vede il Tg1 - saranno piegati per volere del sultano.
Però poi c'è la nostra censura e ce n'è un'altra.
Ci sono i regimi da operetta, da farsa e da tragedia.
Ci sono ragazze che dichiarano ai giornali «quando ci riesco faccio la ragazza immagine.
Per esempio sono stata Billionerina per tre anni.
Ricordo che Fede mi promise di fare la Meteorina» e ci sono loro coetanee, molto lontano da palazzo Grazioli, che scendono a manifestare per la democrazia e non tornano a casa la sera.
Gli occhi di Neda, 16 anni, cancellano ogni altro pensiero.
Non so quanti di voi abbiano visto il video sul web:
gli spari, i suo occhi sgranati, le urla degli amici e del padre.
Sul web: le tv non lo mandano.
Così abbiamo messo un fermo-immagine da Teheran in prima pagina.

L'ultimo istante di una ragazza che era uscita da casa per dire «dov'è il mio voto?», per manifestare contro il regime che è anche - prima di tutto - censura delle voci libere.
Ali Izadi, giornalista iraniano che da oggi ospitiamo sulle pagine dell'Unità, racconta della telefonata di una sua collega a casa della famiglia di un ragazzo morto negli scontri.
Un ragazzo come Neda. 25 anni.
Si sentono le urla della madre, la telefonata interrotta. I Servizi segreti si inseriscono.
La giornalista intimidita.
Ci sono molti modi per intimidire.
Gli spari e i ricatti, le leggi fatte apposta.
Bisogna stare ad occhi aperti, meglio farlo da vivi.
Bisognerebbe far sentire agli amici di Neda che noi siamo qui, siamo con loro. Bisognerebbe che l'opposizione in questo paese battesse un colpo, forte e netto, per dire che nessuna forma di dissenso può essere soffocata con violenza.
In nessun modo, a nessuna latitudine.
Trovate da oggi nella pagina del Forum la striscia di Zeina Abirached, fumettista libanese.
Ha trascorso la sua infanzia in una casa sulla «linea verde», zona di demarcazione che tagliava in due Beirut durante la guerra civile.
Sua madre inventava per lei ogni giorno una storia per nasconderle il rumore della guerra. Oggi vive in Francia e scrive «io mi ricordo», lo racconta per immagini. È un po' più grande di Neda, un po' più giovane della escort Patrizia e della sua amica «Billionerina per tre anni».
Ci sono tanti modi di stare al mondo.
Non bisogna dimenticarselo nemmeno un secondo, bisogna ripeterlo sempre.
di Concita De Gregorio

http://concita.blog.unita.it//Una_trovata_di_regime_483.shtml

Titolo: Il gioco delle rondini Genere: Fumetti e Vignette
Autore: Zeina Abirached Editore: Becco Giallo Anno: 2009
Collana: Cronaca estera Informazioni: pg. 192 Codice EAN: 9788885832510



IL LIBRO - Beirut, 1984. La guerra civile affligge una città di fantasmi, per le strade dissestate ci sono posti di blocco e cecchini pronti a sparare.
In un grande condominio sulla linea di confine che separa Beirut Est da Beirut Ovest, Zeina e il fratello minore sono rimasti da soli.


Sami e Nour, i loro genitori, sono andati a trovare la nonna, poco distante dal condominio, ma in tempo di guerra, a Beirut, è come dire dall'altra parte del mondo, e ora tardano a tornare.
Piovono le prime bombe dal cielo, e i vicini affollano a poco a poco l'appartamento di Zeina, considerato il luogo più sicuro del palazzo, per stringersi attorno ai due bambini e affrontare l'ennesima notte di guerra. Nella speranza di vedere arrivare Sami e Nou.

L'AUTORE - Libanese, Zeina Abirached è nata a Beirut nel 1981.
Vive attualmente fra Beirut e Parigi.
Dopo gli studi all’Accademia libanese di Belle Arti (ALBA), ha seguito un corso di specializzazione in animazione alla Scuola Nazionale di Arti Decorative a Parigi.
E’ l’autrice di [Beyrouth] Catharsis, primo premio del festival di fumetto di Beirut nel 2002 e del “libro-oggetto” 38 rue Youssef Semaani.
Ha trascorso la sua infanzia in una casa situata sulla “linea verde”, zona di demarcazione che tagliava in due la città di Beirut durante la guerra civile.
Sua madre inventa per lei ogni giorno una storia per nascondere la realtà della guerra che si svolge a qualche metro dalla loro strada.
Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Beirut, si ispira a questo episodio per realizzare il suo primo album, Catharsis.
Dove si trova, in bianco e nero, in uno stile affinato, tutta la gravità di Beirut mescolata allo sguardo di una bambina che scopre alla fine la realtà del mondo.

Zeina Abirached prosegue questo filone di album autobiografici con 38 rue Youssef Semaani, suo secondo album dove il titolo è il suo indirizzo personale.
E vi disegna con la stessa poesia e gli stessi contrasti le figure familiari dei vicini e dei commercianti che hanno appreso l’oblio della guerra.
rondini, dona a Beirut il personaggio principale al quale si aggiunge il tema della fuga verso altro. [komikazen.jimdo.com]